Luca Barcellona
Ho appena ordinato on-line “Take Your Pleasure Seriously“, il primo libro di Luca Barcellona e non vedo l’ora di sfogliarlo. Luca Barcellona è alla ricerca della calligrafia perfetta, focus principale del suo lavoro è infatti lo studio e l’evoluzione del lettering che lui elabora in uno suo stile unico. Nelle 224 pagine del suo libro, viene illustrato il suo percorso controcorrente, dai lettering personali alla live performance fino ai lavori per firme come Carhartt, Dolce & Gabbana, Nike, Red Bull e la Universal ed è edito dalla casa editrice Lazy Dog Press :
i’m drowning in a glass of water
Ci sono periodi inspiegabili, nei quali ogni decisione risulta difficile. Fino a poco prima tutto filava “liscio come l’olio” e poi zaac…ecco il momento in cui i tuoi neuroni sembrano diventati incapaci di assumersi qualsiasi responsabilità di scelta. A questo proposito è giusto dire che ci si “perde in un bicchier d’acqua”; visualizzando questo detto metaforico, il nostro IO diventa incredibilmente piccolo e un bicchiere così enorme che ci si potrebbe annegare all’interno. Io penso che sia una cosa del genere…
McBess for Deezer
Tutta Made in France la Campagna per Deezer, il primo sito web francese di musica on demand, che offre accesso a musica gratuito, illimitato e legale ed è tradotto in 5 lingue (francese, inglese, tedesco, spagnolo e italiano). Il giovane studio che ha curato il progetto è CRCR e ha chiesto al miglior illustratore, il top dei top, il mio preferito, esule in Regno Unito, McBess, aiuto per la parte grafica. Il risultato è questo mix esplosivo di musica e colori:
DEEZER – Music Unleashed from CRCR on Vimeo.
A quale divinità ti affideresti per eludere la fine del mondo?
Crescendo ti rendi conto che credere nei dogmi di una dottrina religiosa non è sufficiente. Vorresti sapere come tutto ebbe inizio ma questi misteri di fede incondizionata ti sembrano solo semplici superstizioni. E se il mio ateismo sbagliasse? Se non fossimo solo esseri di carne e ossa? E se domani, 21 Dicembre, il mondo davvero chiudesse i battenti e ci lasciasse a piedi? Voi a che divinità vi affidereste per scampare a questa predestinata fine?
Io, se dovessi ritrovare la mia misticità, non farei torto a nessuna delle religioni conosciute, venererei una Holy Mary speciale, il cui terzo occhio, o occhio interiore, è una porta verso una coscienza superiore, verso l’Onniscienza illuminata: Holy Mary sa tutto di me e vede il mio futuro.
Le 6 braccia rappresentano gli attributi interiori della divinità e ognuna di esse si fa carico di un elemento simbolico: sul palmo di una sua mano c’è il triangolo, ovvero la manifestazione del ritorno all’unità primordiale, l’ascesi dell’uomo verso la trascendenza divina, l’Universale. Un’altra invece sostiene la stella di David, che aleggia nell’etere, richiamo alla Cabala Ebraica; il palmo specchiato sostiene il simbolo dell’infinito, che nella concezione Cristiana viene identificato con l’eternità divina. Nelle altre mani il tridente di Shiva è manifestazione delle tre tendenze fondamentali del cosmo, ovvero preservatrice, distruttrice e creatrice, mentre la croce ansata è un simbolo sacro egizio che simboleggia la vita. Nell’ultima mano non può mancare il fiore di Loto, che rappresenta i chakra del corpo umano ed è simbolo di purezza.
Holy Mary, prega per noi.
Western Saga
Prima dell’estate, con il caldo torrido dell’arida Milano la mia mente viaggiava verso lande desertiche, tempi remoti, paesaggi da Far West. Questo è stato lo spunto per una Saga in stile Western, con personaggi e simboli classici dei vecchi film spaghetti-western degli anni ’60-’70, con il mito Italiano di ciò che erano i vecchi pistoleri: l’uso dell’alcol, dei nomi, della banca, delle armi, della legge, del cimitero e del duello. Le mie vignette vogliono sdrammatizzano la tensione e la violenza di questi film e rendere il tutto più ironico. Non manca l’azione e la vita da Saloon, ma i miei personaggi, Jhonny the Sheriff e l’indiano Bello sono degli antieroi: il primo è un simpatico briccone mezzo alcolizzato (non proprio Clint Eastwood), l’altro si fa sempre fregare. Ho disegnato a tavoletta grafica tre vignette che potessero essere la base di una storia e le ho mandate (con i fumetti vuoti) a degli amici, che, sfoderando la loro creatività, mi hanno dato una grande mano riempendo di parole i miei disegni.
Qui le versioni in italiano ed in inglese. Se volete dare sfogo alla vostra creatività a questo link potete scaricare le tre immagini a buona risoluzione con i fumetti vuoti da riempire a vostro piacimento 😉
The Dieline Package Design Awards
Amanti della bella grafica applicata al Packaging? Avete qualche progetto realizzato entro la fine del 2011? Bene, potete presentarlo al Concorso Dieline di questo anno, la cui scadenza è il 22 Giugno. I vincitori dell’anno passato sono strabilianti, Pack davvero ben progettati e presentati.Ecco qui qualche esempio:
Fiabe sotto sopra
Yuppi-duuuu! Ieri è stata presentata alla Fiera del Libro di Bergamo Fiabe sotto sopra, una raccolta di tre storie per bambini che ho avuto l’onore di illustrare 🙂
Edito da Sestante Edizioni, qui il link per acquistarlo!
Incredibox is Back
Dopo una full-immersion lavorativa di mesi eccomi tornata a scrivervi delle meraviglie grafiche/video/echipiùnehapiùnemetta del World Wide Web. Oltre alla sottoscritta è tornata anche, in una versione aggiornata, l’applicazione Incredibox, un “sequencer” musicale interattivo basato su personaggi grafici. Per sequencer si intende un qualsiasi dispositivo o applicazione che permette di registrare e modificare le informazioni di strumenti musicali elettronici. Qui però l’interazione è guidata: una serie di suoni, effetti, melodie, cori e voci preregistrati si possono scegliere in un menu iconografico e trascinare sul personaggio che le manderà in play. Il numero di peronaggi è limitato, quindi ogni qualvolta che un personaggio verrà cancellato per crearne uno nuovo anche la mia composizione musicale varierà. Qui alcune immagini, cosa aspettate a provarlo?
Gorillaz, the story
Che i Gorillaz fossero la band virtuale di maggior successo lo si sa, perchè è entrata nel Guinness dei primati con la vendita, nel 2001, di circa 6 milioni di copie in tutto il mondo del loro primo album ( l’omonimo Gorillaz). Quello che forse non si sa è che questo progetto musicale è stato creata nel 1998 da Damon Albarn, leader dei Blur e l’illustratore Jamie Hewlett (allora suo coinquilino). La band è costituita da quattro personaggi sotto forma di animazioni: 2D (voce e tastiera), Murdoc (basso), Noodle (chitarra, tastiera e voce) e Russel (batteria e percussioni). La musica della band è frutto di una collaborazione tra vari artisti, essendo Albarn l’unico contributore permanente e il genere segnalato da Wikipedia è un mix tra diverse influenze di: dub, hip hop, rock alternativo, musica elettronica e pop. Geniale è stata la costruzione di una storia fantastica dei personaggi cartoon, disegnati con uno stile inconfondibile, che si arricchisce di anno in anno dal 2001 ad oggi. Qui sotto l’escursus che ho trovato nella Gorillaz fan page (cliccate il link per una migliore lettura):