Fuorisalone 2013

Come scrivevo nel precedente articolo, passando dal piumino alle mezzemaniche nel giro di pochi giorni e vagando a “spizzichi e mozzichi” tra i vari stand del Fuorisalone ecco le varie zone descritte a foto e parole:

Ventura-Lambrate

Le location delle esposizioni sono caratterizate da Studi di Designer vicini alla SPD e la Scuola stessa, ma anche da officine meccaniche e capannoni dismessi, ripuliti per l’occasione e affittati ai giovani design assetati di spazi.

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Sono state meno le aree occupate quest’anno rispetto a quello passato e defezioni soprattuto Nazionali: il Padiglione Italia presentava solo 4 designer in un piccolo capannone buio…poveri noi! Abbondanti invece le partecipazioni straniere, soprattutto Orientali e del Nord-Europa. Il design di Ventura-Lambrate ha da sempre avuto un approccio molto artistico, quest’anno estremizzato da progetti sognanti e poco commercializzabili, qui alcuni esempi:

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Particolarmente interessanti le sedie-contenitori Bobbin (di Martin Björnson) e questa mensolina in metallo tagliato a laser della quale però non ho il nome del designer:

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Tortona

Il distretto di Tortona è sempre quello più sovraffollato, tra i vari showroom si arriva poi al Supertudio, che è la cattedrale del Design contemporaneo, nel quale una visita è sempre d’obbligo.  Di solito non si trova mai da mangiare in Tortona, se non qualche panino unto ai camion “da stadio” parcheggiati nella rotonda di via Bergognone o in qualche trattoria; quest’anno invece cibo ovunque: qualsiasi posto libero non affittato da designer è stato sostituito da baretti posticci.  Qui sotto alcuni degli studi in via Tortona immortalati con il mio fantastico Fish Eye:

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Una ventata di oriente negli sgabelli in legno ricoperti di Ceramica dello studio Pinwu, loro anche i set di tazzine con i piedini;  romantica la casetta per uccelli Tree Ring Birdhouse dello studio di Singapore Hinika e, ispirata ai volatili anche la struttura in neoprene coprilampada Digga Series dello studio Creativeans, anche questo Singaporiano.

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Sempre orientale l’interessante mostra alle Officine Creative Ansaldo (dirimpettaie del Supertudio), quest’anno sede di giovani creativi e collettivi artistici.  A taste of China – Design Around the Table è il nome di una serie di progetti di Designer Cinesi, esposti anche alla Beijing Design Week.

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Ed eccoci arrivati al Temporary Museum for new Design del Supertudio, in cui ho ritrovato alcuni mostri sacri del design: Arne Jacobsen (con la sua nuova sedia Tongue per Howe) e  David Trubridge (con la sua lampada Flax in legno modulare esposta con Tsar Carpets e con Swarovski Elements, che ha presentato questa fantastica luce circolare usando i cristalli come conduttori luminosi).

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Simpatica l’esposizione di LG “Encourage your immagination” con questa antropomorfizzazione di mobili in polimero plastico e gli Sloken (di Ania Pauser & Hannu Hietamäki) nati dalle loro illustrazioni, piccole creature in legno ricoperte di pelle e tessuto.

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Interessante anche il padiglione Serbo alle Officine 31, che si presenta con il titolo Yurope, qui sotto le armadature stondate Matrioshka (di Sasa Mitrovic) e il sistema modulare di appendini Flat (di Tamara Svonja):

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Brera Dinstrict

Più ci avviciniamo al centro, più le location espositive cambiano, dal Museo della Scienza e della Tecnologia all’Accademia di Brera, questi palazzi fanno da maestoso scenario ai progetti esposti.

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Tom Dixon è il principale espositore del Museo della Scienza e della Tecnologia, qui i suoi progetti in metallo tagliato a laser Etch Light Web in acciaio inossidabile e Cell da sospensione e parete.

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Interessante la campagna stampa della ditta Lensvelt, che con il motto “My nose My stekkerdoors” (che in olandese significa presa multipla), ritrae icone come Mohammed Ali e Marylin Monroe con un naso d’oro. Ricorda molto la campagna Fashion Fiction I di Eduardo Costa, artista del movimento Pop Brasiliano di fine novecento che presenta una modella con un orecchio d’oro (giusto per sfizio, vi allego anche quella foto a confronto):

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Interessante la lampada Cyclops di Sander Mulder , che si accende allineando le due “braccia” laterali e si spegne piegandole. Allo spazio Rossana Orlandi bella la CMYK Lamp di Dennis Parren, che con tre led posizionati in zone diverse della piantana proietta ombre colorate disallineate. Sempre lì anche il sistema di sedie impilabili Poke Stool di Kyuhyung Cho.

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In triennale attenzione focalizzata sulla nuova auto Twin’z di Ross Lovegrove per Renault, tamarra ed elegante allo stesso tempo. IMG_2445

Qui alcuni tessuti Hand Made presentati nell’ala di promozione del Design Coreano, la sedia ambientata nello stand Moroso e per finire (last but not least) il fantastico Ingo Maurer con il suo My new Flame e la lampada Campari da tavolo.

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Ho tralasciato altri progetti molto interessanti, chiedo perdono, non ho fatto tante foto quante avrei voluto (anche perchè il mio iPhone non tiene più la carica come un tempo).  Questo è tutto….al prossimo Salone e Fuorisalone!

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Alice Tebaldi

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