Giovanni Lussu, stimato professore universitario, mi ha contattata con una richiesta speciale: creare una sintesi simbolica di otto racconti di Ted Chiang. Avevo già avuto il privilegio di incontrare l’universo di Chiang durante un esame universitario, rimanendo affascinata dalla profondità delle sue narrazioni. Trasformare le sue parole in illustrazioni o meglio, illustrazioni simboliche (veri e propri riassunti della narrazione) è stata una sfida ardua ma affascinante, un viaggio che mi ha spinta oltre i confini del consueto, immergendomi in una dimensione dove il linguaggio si fa veicolo di introspezione e mistero.

Ted Chiang, celebre autore di origine cinese, scrive fantascienza, ma le sue opere sono molto più di semplici storie futuristiche. Nei suoi racconti si intrecciano riflessioni profonde, domande che scavano nell’anima e rivelano verità che vanno oltre il visibile e il conosciuto. Tra queste, Storie della tua vita, il racconto più famoso, ha ispirato il film Arrival del 2016, un'opera che ha saputo tradurre in immagini l'intensità e la complessità del suo pensiero.

L’introduzione della casa editrice ci offre un assaggio del mondo enigmatico di Chiang:

"E se gli uomini avessero costruito una torre fino al cielo? Se un farmaco potesse amplificare enormemente l'intelligenza? Se i fondamenti della matematica fossero arbitrari e inconsistenti? Se l’esposizione a una scrittura aliena alterasse la nostra percezione del tempo? Se una scienza del dare nomi chiamasse alla vita la materia inanimata? Se la ricerca scientifica fosse monopolio di una casta di mutanti? Se angeli di salvezza e distruzione apparissero quotidianamente per le strade? E se ci fosse un modo per rimanere indifferenti alla bellezza fisica?"

Domande che non trovano risposte semplici, ma che aprono porte verso nuove realtà, sfidando le nostre certezze e costringendoci a confrontarci con l'ignoto. Le storie di Ted Chiang non sono solo da leggere; sono riflessioni da abbracciare, mondi da esplorare.

Un'opera imprescindibile per chi desidera andare oltre il confine della parola e perdersi nelle profondità dell'immaginazione.