Salone e Fuorisalone 2017
Un appuntamento ormai irrinunciabile è quello del Salone del Mobile di Aprile e anche quest’anno, di riffa o di raffa, un pò di tempo per girare e sbirciare le novità me lo sono presa. Qui un mio piccolo reportage di quello che ho visto.
Salone di Rho
Interessanti i padiglioni del Design del Lusso (xLux), anche se a volta eccessivi rispecchiano le tendenze generali di materiali e lavorazioni in auge. Torna il marmo, soprattutto l’Emperador, che con le sue vene chiare su fondo scuro si abbina bene all’onnipresente bronzo spazzolato o brunito, che negli ultimi anni si impone su tutti i metalli. Il legno è utilizzato al naturale e soprattutto nelle sue essenze scure, come quelle del noce e del ciliegio. Molto spesso il legno viene abbinato al cuoio con splendide cuciture a vista e si ritrova in più elementi d’arredo: ante e interni di armadi, tavoli, tavolini e scrivanie. Qui sotto alcune foto:
Coda infinita al padiglione di Versace che, a differenza della maggioranza degli stand caratterizzati da materiali e tappezzerie di colori scuri, propone grafiche baroccheggianti ma luminose. Un “must have” parrebbe essere la sedia nata dal simbolo dell’atelier di moda.
Stesse tendenze di materiali, anche se proposte con abbinamenti più moderati, nei padiglioni del Design. Per quanto riguarda le sedute sono sempre belle le collezioni di Moroso, mi sono innamorata della culla da esterni Tropicalia Cocoon, di Patricia Urquiola, che starebbe benissimo sul mio terrazzo di casa.
Qui sotto una foto del nuovo divano presentato da Swedese, che con questi simpatici bottoni mi ricorda la mia Buonanotte Chair disegnata anni fa per un concorso di Andreu World (che quest’anno in fiera ha presentato le sue sedie).
Strabiliante la nuova collezione di ceramiche Bosa “Primates”, questi vasi scimmieschi grafici e colorati sono un vero spettacolo.
Ingegnoso il sistema Protek di controtelai per lo stoccaggio di oggetti in spazi ridotti; vengono infatti inseriti sistemi di ripiani e vani scorrevoli all’interno del cartongesso di casa.
Acerbis, conterraneo Bergamasco, presenta le sue icone storiche e Ghostwriter: uno scrittoio moderno che si presenta con un volume discreto con un leggerissimo meccanismo di apertura sostenuto da un sottile cavetto di metallo.
Zona Brera
Molto belle le tre nuove collezioni di tessuti presentate nell’installazione “Chromatography: The Colour World of Scholten & Baijings,” per lo show-room di Herman Miller.
Delicato e delizioso questo set dipinto a mano nel negozio di Richard Ginori.
Anche Boffi torna all’Emperador per il piano della cucina e, anche nella proposta di Lissoni presentata nello show-room piano e ante sono rivestite in Keracoll nella sua finitura marmo. Sempre per la tendenza di marmo, ottone e tessuto, nella cabina armadio Boffi sceglie un morbido Alcantara per la copertura dei ripiani interni.
Lo scorso anno un piano cucina di Boffi era firmato Nerosicilia, in pietra vulcanica; quest’anno abbiamo avuto la fortuna di ritrovare questa splendida azienda in uno spazio vicino, in cui sono state presentate le texture e le gradazioni di colore della pietra, che variano in base alla diversa temperatura di cottura.
Interessante il prodotto Mosaicomicro in cui la polvere di vetro, ricavata da vecchi monitor di tv e pc dismessi, viene modellata fino ad ottenere tessere di mosaico “micro” (6x6x3mm). Le sue dimensioni e il suo esiguo peso, garantiscono bassissime emissioni di CO2, diminuendo i tempi di cottura in produzione e diventando anche un prodotto “leggero” da trasportare. Qui sotto nella sua variante geometrica presentata al Fuorisalone.
All’Accademia di Brera abbiamo avuto il piacere di conoscere Fenix, una superficie soft touch di Arpa, creata con l’ausilio di nanotecnologie. Tagliabile a laser e molto resistente sembra essere un ottimo compromesso per le superfici di tavoli e scrivanie, qui sotto Carla esegue un veloce quality test control di morbidezza al tatto e resistenza ai graffi.
Lambrate
Ottimi progetti di design allo spazio Din, che tiene sempre alta la qualità degli oggetti esposti. Qui sotto alcune dei progetti esposti.
Una sezione del padiglione era destinata a Simone Micheli e al suo “Heart’s Serviced Apartments” in cui, con il suo stile, ha presentato dei progetti dedicati al mondo dell’ospitalità alberghiera.
In via Sbodio, una trasversale di via Ventura, Natalia ha presentato la sua nuova collezione di Little Lucia: preziosi gioielli artigianali che visti dal vivo sono ancora più belli che in foto. Le linee molto delicate seguono l’outline di forme geometriche primarie.
Nella sede della Scuola Politecnica sono stata piacevolmente colpita dalla parte di design Made in Taiwan, che ha presentato oggetti che rimangono al confine tra sogno e realtà.
Tortona
Il Superstudio che è sempre stato il cavallo di battaglia dell’area espositiva, quest’anno mi ha deluso molto. Oggetti buttati nello spazio senza una logica chiara e nessuna indicativa selezione dei progetti. Degna di nota l’installazione “Sense of tue Future” di LG, in un enorme padiglione all’ingresso, in cui il designer giapponese Tokujin Yoshioka presenta nelle sue opere la nuova tecnologia Oled.
Divertente anche l’installazione di Gore-tex che, grazie ad un piccolo ricevitore da applicare al collo, monitorava, su di un grande schermo, la posizione degli ospiti che si muovevano all’interno dello spazio espositivo e si ritrovavano tra diverse latitudini e condizioni climatiche nel globo.
Immancabile il padiglione di Corian, che ha presentato i nuovi campioni 2017, anche questi caratterizzati da finte finiture marmoree. Geniale la modalità di presentazione: tante piccole scenografie caratterizzate da elementi tipici della tradizione (dalla casetta tirolese a quella tailandese) presentavano un oggetto, che solitamente è di un materiale specifico (per esempio la classica panca in legno di noce), riprodotto in Corian. il corridoio che dall’ingresso portava alle piccole ambientazioni (anche questo realizzato in Corian) ricordava le trame delle moschee arabe (o anche il mio shutter, light filter :-))
Non deludono mai le installazioni di Moooi, quest’anno ambientate in un finto albergo eccentrico, in cui gli elementi della collezione erano distribuiti in spazi pieni di richiami calligrafici e con le bellissime immagini di sfondo “Microsculpture photography” di Levon Biss.
Statale
Sempre belle le strutture imponenti presentate nel giardino della Statale, che quest’anno venivano illuminate, all’imbrunire, da una fantastica scritta che noi Type Designer amiamo molto…
Tra le varie esposizioni Be Brasil è sempre quella che preferisco: vengono presentate le ultime realizzazioni brasiliane basate sull’innovazione e estetica funzionale e hanno delle forme che mi ricordano sempre le vecchie icone del design italiano.
Triennale
Nel giardino veniva presentata “House of Birds, where designers make nest” in cui famosi designer dello spessore di Denis Santachiara, Marc Sadler, Giulio Iacchetti e Michael Young e molti altri, presentavano la loro casetta pensata e dedicata all’avifauna.
Per finire alcune fotografie della mostra “Japan Design Week” che combinava le figure tradizionali giapponesi alle ultime tendenze del design. Belle le grafiche dai colori e tratti decisi.
E questo è tutto, vedremo cosa ha in serbo per noi il Salone e Fuorisalone del mobile del prossimo anno.